L’Aiutante di Brusek
Un personaggio oscuro? Un meccanico esecutore di ordini mostruosi? Un uomo che ha abdicato al suo senso critico al punto tale da arrivare a sacrificare i propri figli? Oppure un lucido e freddo calcolatore? In una stanza servita da una sedia con giochi di luce a tratti fra il buio e un bianco tetro in un’alternanza fra un dialogo, in piedi, a tu per tu con un pubblico silente o seduto, con lo sguardo vivo e vigile e poi ricurvo su stesso, con lo sguardo vacuo il bravissimo Stefano Piero Detassis ci presenta: Giorgio Valmarana: l’aiutante di Brusek: un medico, uno scienziato che prepara o preparerà pomate cicatrizzanti miracolose che Valmarana sperimenta…sperimenta…per un nobile ideale…forse! Per un’impresa commerciale su scala mondiale, più probabilmente! Ma cosa lo spinge? La speranza? Il suo smisurato ego pur all’ombra del “genio” (del male?)? Lui è pur sempre solo l’aiutante! In un delirio che si alterna a lucidità o forse a lucida follia si snoda questo interessante testo di Carlo Cenini che ci racconta una realtà solo apparentemente immaginaria basti pensare alle attuali pubblicità “un rimedio, per ogni male, per ogni stagione etc.” fino alla commercializzazione avvenuta pochi anni fa negli USA degli psicofarmaci per i bambini che soffrivano di “ansia da prestazione sociale.” Spesso il teatro, anche quello dell’assurdo, ci porta fuori dalla realtà ordinaria per ricordarci quella odierna dove la scienza non sembra più al servizio dell’uomo ma viceversa. Un’altra interessante produzione di macelleria Ettore al teatro a l’Avogaria di Venezia il 15 aprile alle 21.00.