Interazione simmetrica
Testo e regia di FEDERICO CORDA
In “Interazione simmetrica”, testo comico sulla medicina tradizionale e sulle terapie alternative, psicologia sistemica, analisi freudiana, fitoterapia, ayurveda, feng-shui, terapia sui chakra ed affermazioni positive vengono in soccorso di alcuni “casi clinici” da guinness dei primati: il Dott. Frankfurther: paziente nevrotico, marito ferito e terapeuta inappuntabile, Sarah: terapeuta tranquilla e posata che non sopporta di essere interrotta mentre lavora, Ellen: donna in carriera con un ego smisurato e il signor Russel: paziente fobico, tenero ed infantile ma con un bisogno disperato di tenere tutto sotto controllo.
Da “Il Gazzettino di Venezia”, Domenica 17 Aprile 2005
Interazione simmetrica, nevrosi dei nostri giorni
Venezia – Prende per i fondelli i terapeuti della psiche Federico Corda col suo testo scenico “Interazione simmetrica”, rappresentato, lui anche in veste di regista e interprete del ruolo principale, il dottor Frankfurther, al Circolo Artistico (Palazzo delle Prigioni in riva degli Schiavoni) nell’ambito della 1. stagione teatrale con lo stesso Corda direttore artistico. Lo fa, però, con staffile morbido. Infierisce certo nei confronti dello strizzacervelli ch’è una delle figure predilette di Woody Allen in tanti film. Ma con tale garbo comico da farne una vittima. Di chi? Di coloro che ricorrono alle sue cure e che finiscono col contagiarlo delle loro stesse nevrosi.
Strepitosi questi cambi di situazione: lo strizzacervelli che si serve della terapia destinata al paziente per curare i propri collassi nervosi, nel tentativo – dice il testo – di far maturare il bambino che tutti più o meno ci portiamo dentro. La scena fissa, nuda di inutili orpelli, è appunto lo studio di questo dottor Frankfurther, che apprende in confidenza ipnotica che il suo paziente se la fa con sua moglie. Spinta, la donna, da un impulso che la vuole consolatrice dell’eros del mondo. Un medico alla fine più malato del paziente. Che ricorre alla propria consulente per consigli terapeutici destinati a sé stesso.
La sequenza di avvenimenti, che tira in ballo anche una guaritrice “indiana”, assume toni paradossali che Corda inventa e sorregge attraverso alterazioni medicoidiomatiche a raffica: tanti scioglilingua follemente divertenti. Il tutto sta tra la farsa e la pochade. Commedia sopra le righe costruita sui paradossi. Freud e gli altri padri della psicoanalisi ne avrebbero tratto motivi di…rossore, ma anche di sicuro divertimento. Sommersi da scrosci di risate. Il quintetto di interpreti rivela simpaticissima sintonia con ruoli che riassumono tic e fobie che sono lo specchio di una umanità fragile, sempre sull’orlo della classica crisi di nervi. Ai confini con la patologia. Qui sciorinata in un carosello da capogiro.
Federico Corda è il dottor Frankfurther. Gli fanno corona Tiziana Ceschil (Ellen, moglie fedrifaga in carriera), Stefania De Carli (la terapeuta consulente Sara), Savino Liuzzi (il paziente infantile Russel), Anna da Malta (Vidyadeva, terapeuta metafisica che da lezioni di Karma in cambio di immediate parcelle). In scena un ruolo pure per l’orsetto di peluche Winnie. Lorenzo Pisculli è la voce fuori campo. Determinanti gli interventi sonori di Angela Scricco e le luci di Marco Favaro.
Applausi a scroscio.
Piero Zanotto