Cecilie Kyenge è il ministro per l’integrazione e in carica da pochi mesi è già stata oggetto di numerosi attacchi, insulti razzisti da parte di esponenti del governo, ricordiamo l’insulto di Calderoli che l’aveva definita un orango salvo poi scusarsi, per non parlare del recente lancio di banane e dei fantocci imbrattati dagli esponenti di forza nuova alla festa del partito democratico. Le è stata espressa solidarietà da parte del mondo politico e del popolo italiano, ma questi fenomeni fomentati, scusate il gioco di parole non vanno sottovalutati! Due o più sono le armi che vengono usate in momenti di tensione sociale: paura, odio e ricerca di un facile capro espiatorio. Una perfetta arma di “distrazione” di massa. E la reazione migliore è stata proprio quella del ministro che ha affermato di aver reagito con professionalità, essendo un medico, cercando quindi di cogliere la malattia, in questo caso il disagio sociale, osservandola, cercando di comprenderne l’origine senza però farsi contagiare. Una reazione degna di lode poiché non è con l’odio che si può reagire all’odio. In un momento di forti contrasti è proprio quello che si vuole diffondere insieme all’ignoranza per poter manipolare meglio le masse. Grazie allora a Cecilie Kyenge, al suo equilibrio e alla sua scelta di reagire in modo positivo e costruttivo in un momento così difficile per il nostro paese!
Federico Corda